Nella splendida cornice di Palazzo Bonaparte, a Piazza Venezia a Roma, dal 31 ottobre 2023 al 1 aprile 2024 c’è una mostra assolutamente imperdibile dedicata a un vero genio: Maurits Cornelis Escher.
Con le sue xilografie, litografie e mezzetinte l’artista olandese creò nel secolo scorso delle opere sbalorditive, che esplorano lo spazio fino ad arrivare spesso ad effetti paradossali totalmente inaspettati.
Nella mostra trovi circa 300 opere di Escher.
Si comincia con i lavori giovanili, eseguiti a partire dagli anni ‘20 in Italia, i cui paesaggi sono grande fonte d’ispirazione per il suo lavoro. Ravello, la Costiera Amalfitana, ma anche posti curiosi come la cripta di San Nicolò a Gangi, con le sue mummie di preti.
Italia amatissima da Escher anche perché qui incontra e sposa Jetta Umiker, che gli darà tre figli. Insieme vivono per diversi anni a Roma, ed è la città eterna, illuminata da fioche luci notturne, ad essere protagonista di moltissime opere dell’artista.
Il lavoro di Escher si evolve, traendo ispirazione dalle figure geometriche ripetitive dell’Alhambra di Granada, che gettano le basi per i suoi lavori successivi sulla tassellatura periodica del piano.
Devo dire che sono state proprio le tassellature a incantare mio figlio, appassionato di matematica.
Si arriva così ai quei lavori incredibili di Escher, che comprendono disegni paradossali, trasformazione delle forme, giochi tra architettura, prospettiva e studi matematici, che creano surreali mondi immaginifici.
Opere famosissime, che avrai visto sicuramente riprodotte anche in altre modalità. Per me, ad esempio, costruire un complicatissimo puzzle con un’opera di Escher fu un aiuto prezioso in un periodo difficile.
Tra le opere che puoi vedere alla mostra ci sono:
- Mano con sfera riflettente
- Vincolo d’unione
- Metamorfosi II
- Giorno e notte
- la celebre serie degli Emblemata, e tantissime altre.
Opere meravigliose che sono state fonte d’ispirazione per tantissimi artisti che le hanno rielaborate e riproposte nella propria forma artistica.
Una mostra piacevole anche per i bambini, perché oltre alla parte espositiva, ha anche quella interattiva. Hai la possibilità non solo di entrare nella vita di Escher, ma anche nei mondi surreali da lui creati.
Tanto divertente poter entrare in un’opera di Escher!
Perché, come diceva Escher: “Il mio lavoro è un gioco, un gioco molto serio” e disegnare un inganno.
Per saperne di più sulla mostra, vai sul sito ufficiale Mostra Escher a Palazzo Bonaparte.
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