All’inizio dell’Appia Antica, tra II e il III miglio, si estende un sito archeologico immenso noto come la Villa di Massenzio. Un posto meraviglioso che mi ha trasmesso molta pace. Forse per l’ampiezza dei suoi spazi, forse per il tanto verde tra cui si stagliano i resti dell’antica Roma.
Questi resti si trovano dopo la Basilica di San Sebastiano e prima del Mausoleo di Cecilia Metella.
Si tratta di un complesso fatto costruire dall’imperatore Massenzio nel IV secolo d. C., composto da tre strutture principali:
- il circo di Massenzio
- il mausoleo di Massenzio
- il palazzo di Massenzio
Le foto che trovi in questo articolo le ho scattate durante una visita in una meravigliosa ottobrata romana. Uno di quei giorni in cui visitare Roma è davvero un piacere, perché la temperatura è mite e ti accompagna un sole caldo ma non fastidioso.
Siamo entrati nella Villa di Massenzio e abbiamo passeggiato nella quiete di un’area museale all’aperto con pochi turisti, per lo più stranieri, e una natura accogliente.
Contenuti
Villa di Massenzio sull’Appia Antica: cosa visitare
Gli edifici che fanno parte di quest’area archeologica furono fatti costruire da Massenzio con un intento autocelebrativo, per mostrare al popolo la propria grandezza.
Ironia della sorte – che spesso ritrovo quando leggo i fatti storici -, Massenzio è morto in modo tragico e Costantino, che lo ha sconfitto, ha voluto fare una damnatio memoriae, cioè ha cercato di cancellare le tracce del suo passato, come se non fosse mai esistito.
Il circo di Massenzio per le corse dei cavalli
Il circo è il primo monumento che visiti una volta che sei nell’area archeologica. È un’ampia zona, molto suggestiva! È stato emozionante contemplare il circo dalle zone di partenza delle bighe, le carceres, e immaginare come deve essere stato 1700 anni fa, tutto ricoperto di marmi policromi con 10.000 spettatori che guardavano le corse dei cavalli. Pensare che le uniche bighe che hanno corso furono quelle per la morte di Romolo, figlio di Massenzio, perché poi il circo non fu più utilizzato.
Vedendo uno spazio così lungo, i miei figli si sono divertiti a correre come se fossero ai tempi dell’antica Roma!
Il circo è lungo 512 metri e aveva al centro l’obelisco che nel 1650 è stato poi portato a Piazza Navona per abbellire la fontana dei Quattro fiumi di Gian Lorenzo Bernini.
La tomba di Romolo (o mausoleo)
Il mausoleo dinastico, conosciuto più come la tomba di Romolo, fu fatto costruire da Massenzio per ospitare i resti di tutta la famiglia. Vi fu seppellito, però, solo il corpo del figlio Romolo che morì probabilmente annegato nel Tevere nel 309 d.C. All’ingresso oggi c’è la palazzina Torlonia, trasformazione di un casale del 1700. I Torlonia acquistarono l’area nel XIX secolo unendola alla loro tenuta della Caffarella. Fu grazie ai Torlonia, in particolare a Giovanni Torlonia, che iniziarono gli scavi della zona per opera di Antonio Nibby.
È sicuramente una coincidenza, ma ho ritrovato qui una zona piena di bambù proprio come alla Villa Torlonia sulla via Nomentana. Io adoro il bambù, lo trovo uno sfondo bellissimo per fare fotografie… E ne approfitto sempre per fare qualche foto, come all’Orto Botanico di Roma.
Il Palazzo imperiale di Massenzio
Purtroppo non è ancora possibile visitare il palazzo imperiale, chiuso al pubblico da tanto tempo.
Curiosità: le anfore nelle mura
Perché ci sono anfore nelle mura? Se osservi bene le mura, ti accorgerai che ci sono dentro delle anfore. Nel Medioevo si pensava fossero piene di tesori, ma non era così! Si tratta di anfore, intere, posizionate all’interno delle mura per alleggerire la struttura che altrimenti non avrebbe retto.
Un po’ di storia
L’epoca storica in cui visse Massenzio è davvero un intrico di eventi, con un groviglio di imperatori veri o presunti tali che si contendono il potere a suon di intrighi, battaglie e uccisioni.
Per riassumere 🙂 Nel III secolo l’impero romano aveva vissuto un periodo di forte instabilità politica nota, appunto, come la crisi del III secolo. L’ascesa al potere dell’imperatore Diocleziano pose fine a questo periodo di instabilità trasformando l’impero in una tetrarchia, ovvero in un governo dei quattro. Il potere, infatti, era diviso tra due Augusti – lo stesso Diocleziano (che governava la parte orientale dell’Impero) e Massimiano (che governava la parte occidentale) – coadiuvati da due Cesari – Galerio e Costanzo Cloro -.
Marco Aurelio Valerio Massenzio era figlio di Massimiano e sarebbe dovuto diventare Cesare di Galerio, mentre Costantino (figlio di Costanzo) sarebbe dovuto diventare Cesare di Costanzo. Furono però esclusi dalla successione e, al loro posto, furono scelti Massimino e Severo.
Così Massenzio e Costantino presero il potere con la forza dei loro sostenitori. Nessuno dei due sarebbe dovuto diventare Augusto, ma entrambi vollero esserlo.
Costantino si fece eleggere dai soldati, e Massenzio si fece proclamare Augusto nel 306 dai propri mercenari e nominò Cesare suo figlio Romolo. Per farsi amare dal popolo, grazie al possesso della provincia africana che produceva grano e olio, riuscì a far arrivare a Roma questi beni primari e fece molte opere edilizie per abbellire la città. Tra queste rimangono ancora sulla Via Sacra nella valle del Foro Romano i resti della basilica e il Tempio del Divo Romolo (dedicato al figlio), e sull’Appia Antica il circo, la villa e la tomba di famiglia.
Massenzio perse la vita annegando nel Tevere, nel 312 d.C. nella famosa battaglia di Ponte Milvio presso Saxa Rubra (dove attualmente ci sono gli studi della Rai) sulla Via Flaminia, quando il suo esercito si scontrò con quello di Costantino. Su un rilievo dell’arco di Costantino è riportata una scena di questa battaglia e Massenzio viene definito “il tiranno”.
Incredibile!
Quest’area, che oggi è un museo, fino a 50 anni fa era per lo più sconosciuta. Infatti, nel secondo dopoguerra era ancora affittata per uso agricolo e i primi lavori di restauro sono cominciati nel 1960! L’apertura al pubblico della Villa di Massenzio risale solo al 1980 e il palazzo imperiale non si può ancora visitare.
Un libro che ti consiglio
Se, come me, ti affascina quest’epoca, ti consiglio di leggere il romanzo L’albero della vita di Louis de Wohl ambientato nell’Impero Romano del IV secolo d.C. Un romanzo che racconta, con parole moderne, le vicende di sant’Elena, la mamma di Costantino, e la sua storia d’amore con Costanzo Cloro. Tra gli intrighi di potere fa la sua comparsa anche Massenzio.
Dove mangiare
All’interno della Villa di Massenzio non è possibile mangiare. C’è tanto spazio verde che ispirerebbe proprio a fare un bel pic nic. Però, visto che spesso chi fa i pic nic lascia anche rifiuti non desiderati a terra è stato, giustamente, deciso di vietarli.
Puoi consumare i tuoi panini all’esterno, magari davanti alla tomba di Cecilia Metella, dove c’è una fontanella o “nasone”, oppure puoi andare in uno dei ristoranti che si trovano lì vicino.
Io sono stata al Garden Ristò. E’ un posto molto bello, immerso nel verde di un vivaio e si mangia molto bene! Ma è un po’ elegante e non proprio economico, quindi non lo consiglio per i bambini.
In alternativa, c’è Il giardino di Giulia e fratelli. Un posto più accessibile in una location molto carina!
C’è poi Qui non se more mai, una trattoria tipica che ha un’apetta (Quo Apis) molto divertente all’ingresso esterno.
Orari per visitare la Villa di Massenzio
La villa di Massenzio è aperta dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 16.00.
Il 24 e 31 dicembre dalle 10.00 alle 14.00.
E’ chiusa il lunedì, il 1° gennaio, il 1° maggio, il 25 dicembre.
Puoi entrare fino a 30 minuti prima della chiusura.
Telefono per informazioni 060608
Biglietti
L’ingresso a quest’area museale è gratuito! Un posto davvero meraviglioso che quasi mi dispiace sapere che sia gratuito.
Succede anche a te? Pensare che in Italia tante opere meravigliose sono gratuite! Io sarei per pagare il biglietto e finanziare magari altri scavi o opere di restauro. Magari, così, potremmo vedere anche la Villa imperiale… Ma questo è un discorso un po’ lungo e complesso.
Come arrivare
La villa di Massenzio è su Via Appia Antica 153.
Se vuoi prolungare la tua permanenza in zona, oppure tornare per approfondirne la conoscenza, visita anche la Villa dei Quintili!
Iniziative alla Villa di Massenzio: quando e come partecipare
Sulla pagina Facebook sono segnalate le diverse iniziative, spesso dedicate alle famiglie con bambini, che si svolgono nel complesso archeologico. Prima di andare, dacci un’occhiata!
Villa di Massenzio a San Cesareo
Questa non è la Villa di Massenzio a San Cesareo 🙂
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