Oggi ti parlo di Bokashi che non è una ricetta giapponese ma ha, comunque, a che fare con la cucina. Si tratta, infatti, di un metodo di compostaggio che utilizza gli scarti alimentari domestici.

Il Bokashi è un sistema di compostaggio dei rifiuti organici molto semplice che ha bisogno di:

  • un attivatore
  • un secchio speciale che permette la fermentazione in assenza di ossigeno

Questo ingrediente speciale, messo in un secchio ben studiato, permette di ottenere degli scarti alimentari in grado di fertilizzare la terra.

Vuoi saperne di più? Continua a leggere.

Come sono arrivata al Bokashi? 

In casa siamo 9 persone e, chiaramente, mangiamo tanta frutta e tanta verdura!

Fino a qualche tempo fa questo comportava uno scarto organico sempre piuttosto ingente. Qualcosa riuscivo a recuperare con ricette del riciclo oppure cercando usi alternativi degli scarti alimentari (come ad esempio per i fondi di caffé).

In realtà, quello che più mi disturbava era dover gettar via degli scarti che potevano ancora essere utili. Con mio marito avevamo tentato una compostiera sul balcone, ma i risultati erano stati davvero terribili. Per fare il compost serve uno spazio esterno ampio.

Ma non mi sono voluta dare per vinta! Anche perché buttare tutti i giorni i miei sacchetti, spesso gocciolanti, nei secchioni dell’umido è davvero un’esperienza sgradevole. Ho cominciato a cercare e studiare sistemi alternativi.

Mi sarebbe piaciuto partire con il vermicompostaggio, ma al momento non sono ancora riuscita a provarlo, più che altro perché devo trovargli un posto in casa e la nostra è già abbastanza affollata. Se vuoi saperne di più vai qui: Wurmkiste

Ho continuato le mie ricerche e sono così approdata al bokashi.

Che cos’è il bokashi in parole semplici

Il Bokashi è un sistema di compostaggio degli scarti organici ideato, come si intuisce dal nome, in Giappone. Il suo significato è “dissolversi”. In pratica, dai resti alimentari ottieni del terreno fertile, senza dover usare vermi, senza avere moscerini svolazzanti per casa e (quasi) senza odori. Come? Con un ingrediente segreto… l’attivatore! 

L’attivatore Bokashi e il metodo di compostaggio giapponese spiegato passo passo

L’Attivatore che si usa per il compostaggio Bokashi è una crusca di grano impregnata di “Microrganismi Effettivi” (EM®), i cosiddetti “batteri buoni”. Questi batteri buoni fanno sì che i miei scarti organici fermentino bene nel secchio. L’attivatore ha un odore pungente di fermentazione, che è normale proprio perché serve per fermentare 🙂

Io tengo ben chiuso il sacchetto, quindi, non ho nessun odore forte in casa.

Vediamo bene insieme tutti i passaggi per un compostaggio bokashi perfetto.

  1. Getta un primo strato di attivatore sulla base forata del secchio.
  2. Getta nel secchio gli scarti alimentari (più avanti ti spiego come devono essere e quali).
  3. Aggiungi l’attivatore. 
  4. Pressa e chiudi bene il contenitore Bokashi dopo aver messo gli scarti e l’attivatore. Questo perché la fermentazione bokashi è anaerobica, ovvero avviene in assenza di aria. 
  5. Fai i vari strati una volta al giorno in modo tale da aprire il meno possibile il tuo secchio.
  6. Piano piano i batteri e i microbi presenti nell’attivatore cominceranno a lavorare, ovvero cominceranno a fermentare.
  7. Una volta a settimana svuota il succo che si forma utilizzando l’apposito rubinetto (vedi sotto: Utilizzi del succo).
  8. Una volta che il secchio è pieno, lascialo chiuso a fermentare per 2 settimane. Ti consiglio di acquistare 2 secchi in modo che mentre uno fermenta, puoi usare l’altro.
  9. Trascorso il tempo della fermentazione metti in un vaso o in un contenitore uno strato di terra, getta sopra il Bokashi fermentato e rimesta leggermente. Ricopri con altra terra ma questa volta non rimestare. 
  10. Dopo 4-6 settimane il terriccio è pronto!

Consigli

  • Taglia gli scarti a pezzi
  • Alterna sempre scarti e attivatore

Utilizzi del succo

  • Il succo va usato diluito 1:100 come fertilizzante delle piante. Io ho il bicchierino tarato che mi aiuta a vedere bene le proporzioni. Per cui, 10 ml di succo per ogni litro di acqua.
  • Puoi usarlo puro per tenere puliti gli scarichi. Dopo averlo versato fai scorrere dell’acqua.

Quali scarti posso mettere nel Bokashi?

  • Frutta (anche agrumi!) senza etichette
  • Fondi di caffè
  • Bustine del tè (senza l’etichetta di carta)
  • Avanzi di cibo
  • Gusci d’uovo (un po’ schiacciati)

Quali scarti NON posso mettere nel Bokashi?

  • Scarti troppo grandi (vanno tagliati prima un poco)
  • Scarti marci o con la muffa (perché i microrganismi  e patogeni possono contrastare l’attivatore)
  • Liquidi
  • Sale
  • Terra
  • Materiale non organico
  • Grandi ossa, crostacei

Punti a favore del Bokashi

  • Grazie al succo del Bokashi hai un fertilizzante naturale a costo zero e uno sturalavandini ecologico 😉
  • Col Bokashi compost puoi compostare anche gli scarti che in altri sistemi di compostaggio non vanno bene: carni, agrumi, formaggi, resti di cibo cotto.
  • Se non hai altri sistemi di compostaggio, questo è un modo molto efficiente per usare i tuoi scarti alimentari, non solo per non sprecare, ma anche perché è un processo più veloce di fermentazione.
  • Aumenta il contenuto di carbonio, di humus del tuo terreno. La vita del tuo terreno esplode!
  • Per le proprietà antipatogene che derivano dalla natura del processo. 

Usi del Bokashi

Puoi gettare gli scarti fermentati del Bokashi:

  • Nella tua compostiera. In questo modo acceleri il processo di compostaggio.
  • Nel vermicompost. Anche così acceleri il processo di compostaggio.
  • Nella terra (come ho descritto sopra), in modo che, nel giro di alcune settimane, gli scarti alimentari fermentati vadano a creare un humus che fertilizza la terra. In questo modo, grazie al Bokashi compost, avrai un ottimo fertilizzante naturale per le tue piante senza dover usare fertilizzanti chimici!